A Venezia un palazzo porta il suo nome, nonostante il vero appellativo sia Palazzo Venier dei Leoni.
E’ un antico palazzo veneziano, mai portato a termine se non nel piano terra dove, oggi, si custosce una preziosissima e celeberrima collezione di arte contemporanea.
Lei ovviamente è bella e ricca, possiede un fiuto infallibile per l’arte contemporanea che conosce, supporta, promuove.

Stiamo parlando di Peggy Guggenheim, la straordinaria donna che ha portato nel capoluogo veneto uno scrigno di tesori ineguagliabili.
Nata il 26 agosto del 1898 da Benjamin Guggenheim, fortunato imprenditore che si occupa di estrazione di metalli ma che finisce i suoi giorni affondando nel Titanic, e da Florette Seligam proveniente da una delle più influenti famiglie di banchieri americani.
Peggy arriva in Europa nel 1921 dove conosce Brancusi e Duchamp che diventano amici intimi, da qui inizia il suo contributo nel mondo dell’arte: apre una galleria a Londra nel 1938, e inizia la sua personale collezione con l’intento di comprare “un quadro al giorno”; è in quegli anni che acquista opere di Braque, Dalì, Mondrian e Picabia, aggiunge poi capolavori di Léger, Brancusi.
La Francia occupata dai nazisti nel 1941 la costringe a riparare a New York assieme ai due figli, all’ex marito Laurence Vail con la nuova moglie e i figli, e Max Ernst, suo nuovo compagno che sposerà di lì a pochi mesi.
Torna in Europa nel 1947 ed espone la sua collezione alla Biennale di Venezia del 1948.
E’ nel ’49 che acquista il Palazzo Venier dei Leoni dove espone la sua collezione.
Alla morte di Peggy, avvenuta il 23 dicembre del 1979 all’età di 81 anni, tutte le opere e il palazzo divengono parte della collezione Solomon R. Guggenheim (fondata dallo zio di Peggy).
Oggi la collezione Peggy Guggenheim è da considerarsi uno dei più interessanti musei di arte contemporanea dove sono custodite le opere delle principali avanguardie artistiche del ‘900.