Johann Sebastian Bach nacque a Eisenach nel 1685 e morì a Lipsia nel 1750.
Le sue dita sfiorano appena i tasti del pianoforte. Bach prova mentalmente l’opera che intende suonare. L’agitazione, sensazione che da anni l’aveva come abbandonato, riprende il sopravvento all’idea di suonare di fronte al grande regnate.
Dietro le sue spalle si è radunata una folla di curiosi cortigiani, che ingannano l’attesa chiaccherando fra loro. Quando infine viene annunciata l’entrata del Re, nella sala cala un cupo silenzio e il musicista, insieme alle dame e ai dignitari presenti, si alza per il rituale inchino.
Giunto al divano, Federico II° fa un cenno con una mano affinchè i presenti possono sedersi e invita Bach a dare inizio al concerto. Mentre le mani scorrono veloci sulla tastiera, la tensione si trasforma in musica sublime. J. S. Bach era direttore musicale della chiesa di San Tommaso di Lipsia ed ebbe l’onore di suonare davanti al Re di Prussia Federico II° “Il grande”, che, oltre a essere un potente sovrano e un abile stratega militare, era anche un ottimo musicista.