“La dolce vita”, “Le notti di Cabiria”, “8 ½ ”, “Il Casanova”, titoli indimenticabili tutti legati ad uno stesso regista: Federico Fellini.
Originario di Rimini, dove nasce il 20 gennaio del 1920, frequenta il liceo classico sviluppando in quegli anni la sua principale passione: disegnare vignette e caricature. Collabora con alcune riviste che pubblicano le sue vignette tra il 1938 e il 1939.
E’ proprio in quell’anno che si trasferisce a Roma con l’intento, almeno apparente, di iscriversi alla facoltà di giurisprudenza senza però sostenere nessun esame.

“La dolce vita”, “Le notti di Cabiria”, “8 ½ ”, “Il Casanova”, titoli indimenticabili tutti legati ad uno stesso regista: Federico Fellini.
Originario di Rimini, dove nasce il 20 gennaio del 1920, frequenta il liceo classico sviluppando in quegli anni la sua principale passione: disegnare vignette e caricature. Collabora con alcune riviste che pubblicano le sue vignette tra il 1938 e il 1939.
E’ proprio in quell’anno che si trasferisce a Roma con l’intento, almeno apparente, di iscriversi alla facoltà di giurisprudenza senza però sostenere nessun esame.
Incontra Giulietta Masina nel 1941 quando inizia a lavorare con l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche iniziando così a lavorare nel mondo dello spettacolo e firmando novanta copioni per la radio.
L’Italia è in guerra e il 30 ottobre 1943 sposa la sua amata Giulietta (l’8 settembre vi era stato l’armistizio e la fuga a Brindisi del governo).
Fellini lavora con Rossellini alla stesura del copione di “Roma città aperta” e “La città si difende”. Il primo impiego da regista giunge nel 1951 con “Luci del varietà” a cui segue “Lo sceicco bianco”.
Nel 1953 si fa conoscere a livello nazionale ed internazionale con “I vitelloni”; si tratta di un film autobiografico in cui l’uomo ripercorre l’infanzia vissuta a Rimini.
Nel 1957 realizza il capolavoro “La strada” con cui si aggiudica il primo premio Oscar al miglior film straniero. L’anno successivo ne riceve un altro per “Le notti di Cabiria” che vede protagonista la moglie nel ruolo di una prostituta che ripaga i clienti con grandi delusioni.
Il successo continua con “La dolce vita” che segna l’apice della sua carriera. All’uscita nelle sale, il film desta scalpore poiché il regista prende in esame la caduta di valori nella Roma dell’epoca.
Altro premio Oscar risale al 1964: esce 8 ½ ,concentrato sulle crisi professionali e personali di un uomo. Dopo “Armacord” del 1973, Fellini gira un film sul grande seduttore del 1700, dal titolo “Il Casanova”.
Il quarto premio come miglior film straniero arriva per “Amarcord” nel 1975.
“La voce della luna” è l’ultima produzione a cui prende parte; risale al 1990.
Il 29 marzo del 1993, qualche mese prima di morire, Fellini ha l’onore di ricevere un altro premio Oscar: un riconoscimento alla carriera. Il 31 ottobre di quell’anno Federico Fellini si spegne, dopo una serie di operazioni dovute all’aggravarsi delle condizioni di salute degli ultimi mesi.