Continua la nostra carrellata delle pellicole che hanno vinto l’Oscar come Miglior Film. Cambiano gli stili, cambiano i registi e ovviamente le storie, ogni anno c’è grande attesa per la selezione del film che viene considerato il capolavoro dell’anno.
2009
La fine del primo decennio del 2000 vede trionfare la pellicola di Danny Boyle che dirige The Millionaire: 10 candidature agli Oscar, delle quali 8 vinte, che racconta la trasposizione cinematografica del libro “Slumdog Millionaire” (“Milionario pezzente”).
Il film racconta la storia di Jamal Malik, giovane ragazzo di Mumbai che partecipa al programma televisivo “Chi vuol essere milionario?”. Ogni domanda che il presentatore gli rivolge trova risposta in un evento passato della vita di Jamal che, attraverso una serie di flashback arriva alla domanda finale della vittoria.
Il regista Barry Jeckins racconta la storia di un ragazzo di colore che scopre la propria omosessualità e cerca il proprio posto nel mondo. Il film si è aggiudicato altri due premi, uno al Miglior attore non protagonista e un altro per la miglior sceneggiatura non originale.

2008
Soldi, droga, cacciatori di teste e scontri fra bande sono gli ingredienti del film vincitore del 2009: Non è un paese per vecchi, diretto dai fratelli Coen.
Il film, ambientato nel 1980 in Texas, vede come protagonista Tommy Lee Jones, Josh Brolin e Javien Barden che in questo film vince l’Oscar come Miglior attore non protagonista.
Anche in questo caso il film è tratto da un romanzo che porta il medesimo titolo.

2007
The Departed vince con un cast di tutto rispetto: Leonardo DiCaprio, Matt Demon, Jack Nicholson e molti altri.
Matt Damon interpreta una talpa inserita nella Polizia di Stato del Massachusetts per favorire il boss irlandese Francis Costello, mentre la polizia invia un nuovo agente (Leonardo DiCaprio) tra le fila dell’organizzazione di Costello. L’intreccio vede le due organizzazioni impegnate a scovare l’infiltrato in una suspence crescente che porta lo spettatore ad interrogarsi sul bene e il male.
Il film viene citato, in una parodia, in un episodio dei Simpson.

2006
Una serie di storie che si intrecciano tra di loro sono il racconto del film Crash – Contatto fisico, vincitore dell’Oscar 2006. Un fatto ne fa scatenare un altro per tutta la durata del film che è una riflessione sulle tematiche del razzismo, speranza, morte, intolleranza.

2005
Million Dollar Baby si aggiudica ben quattro delle statuette principali: Miglior film, Miglior regia, Miglior attrice protagonista a Hilary Swank e Miglior attore non protagonista a Morgan Freeman.
Il protagonista è lo stesso Eastwood che veste i panni di un ex pugile alle prese con gli allenamenti di una donna pugile. Il carattere chiuso dell’allenatore e il rapporto con l’allieva porteranno ad un crescendo di soddisfazioni fino al regalo di una vestaglia di seta con la scritta “Mo Cùishle” il cui significato verrà rivelato solamente alla fine del film.

2004
Bisogna risalire al 2004 per vedere trionfare agli Oscar un film fantasy, record assoluto in questa categoria anche se il genere di questo film varia dal genere avventura all’epica. Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re è la colossale opera finale della trilogia dedicata al romanzo di J. R. R. Tolkien. Le avventure della compagnia più famosa del mondo, vengono raccontate in quest’opera che non risparmia in fatto di battaglie, colpi di scena e momenti toccanti in 201 minuti di pellicola.
Il film ha ricevuto il maggior numero di statuette della storia, ben undici, dividendo così il podio a pari merito con Ben-Hur e Titanic. Anche l’incasso è tra i più alti della storia del cinema piazzandosi al 14° posto.

2003
Chicago: titolo e ambientazione. Anni ’20. Musical.
Sono queste le tre parole chiave che riassumono il film vincitore del 2004. In realtà dovremmo aggiungere anche ballo, omicidi, avvocati, invidie e ripicche per avere un riflettore puntato su di sé.
Il film è ispirato al musical Chicago che viene messo in produzione a Brodway nel 1975. Gli attori del calibro di Catherine Zeta-Jones, Renée Zellweger e Richard Gere, hanno eseguito tutte le parti relative al ballo e al canto.

2002
A Beautiful Mind, il film di Ron Howard (il Richie Cunningham di happy Days, lo ricordate?) ottiene il premio alla miglior regia e al miglior film dell’anno, assieme al premio alla miglior sceneggiatura non originale e un oscar alla miglior attrice non protagonista assegnato ad Akiva Gosdman. Il protagonista è un Russell Crowe che interpreta John Nash alle prese con i numeri, genio indiscusso della matematica che però è vittima di alcune allucinazioni visive che lo portano a vedere alcuni personaggi e a collaborare, sempre immaginariamente s’intende, con il Pentagono.

2001
Il miglior film del 2000 è un film entrato a pieno titolo tra i colossal: Il Gladiatore, interpretato da Russell Crowe nei panni del generale Maximus tradito dall’imperatore Commodo e ridotto in schiavitù. Magnifiche scenografie di una Roma tirata a lucido, scene epiche di battaglia e l’immensità dei campi di grano (assieme ad alcuni errori storici) fanno conquistare ben 5 statuette.

2000
L’inizio del nuovo millennio viene salutato dalla vittoria di American Beauty narrando i turbamenti di un padre di famiglia americano causati da una bellissima adolescente. In questo film vengono toccati i temi dell’amore paterno e di quello romantico, della sessualità e della bellezza, il tutto sotto gli occhi della satira.
