Soprannominato ‘Il Molleggiato’ per il suo particolare modo di ballare, 150 milioni di dischi venduti e considerato uno dei pilastri della musica leggera italiana, il protagonista di oggi è il mitico Adriano Celentano.
Grazie a lui anche l’Italia è entrata nel nuovo modo di fare musica e spettacolo sulla scia delle stelle del rock and roll proveniente dagli Stati Uniti. Un nuovo tipo di musica, sfrenata e di grande appeal soprattutto per i giovani di allora.
Ma la carriera di Celentano non si ferma alla sola musica; ha recitato in circa 40 film, e pubblicato altrettanti album discografici riscuotendo enorme successo sia nel campo musicale sia nel mondo del cinema che lo ha visto trionfare alla fine degli anni Sessanta.
Nel 1957 conosce Miki Del Prete che negli anni diventerà uno dei suoi più preziosi collaboratori, nonché spesso autore di testi. Il disco che riscuote successo è ‘Il ribelle’, che è anche il primo brano pubblicato scritto da Celentano, per la musica. Il successo sarà replicato nell’estate da ‘Il tuo bacio è come un rock’.
Il 1º maggio 1962 pubblica “Stai lontana da me”, canzone con cui nasce ufficialmente il Clan Celentano, e con cui Celentano partecipa al Cantagiro. Nel corso dei sei anni di vita del Clan, Celentano mette sotto contratto giovani sconosciuti come Don Backy, Pilade, Natale Massara e Ugolino.
Gli atteggiamenti un po’ dispotici del leader, gli infiniti problemi contrattuali e anche le ambizioni di successo personale dei singoli artisti portano al declino di questo progetto.
Nel 1966 Celentano decide di tornare al Festival di Sanremo con la canzone ‘Il ragazzo della via Gluck’, presentata in coppia con ‘Il trio del Clan’. Il brano si classifica agli ultimi posti ma avrà un clamoroso successo di vendite, diventando – insieme ad ‘Azzurro’- la sua canzone per eccellenza.
Negli anni successivi non mancano nuovi album alternati a periodi di pausa.
Nel 1998 incide infatti un album con Mina: il disco ha un enorme successo con 1.600.000 copie vendute, spopolando nelle radio con il duetto “Acqua e sale”. L’anno dopo, con Mogol, Gianni Bella e con la partecipazione di Fio Zanotti, realizza l’altrettanto fortunato “Io no so parlar d’amore” che è considerato da molti l’album della rinascita artistica di Adriano nel grande pubblico,l’album contiene canzoni come “Gelosia” e “L’emozione non ha voce”.
Una figura eclettica la sua, che non smetterà di sorprenderci con qualche novità.