Rust partì da Uetersen il 13 maggio 1987 dove noleggiò un piccolo aereo monomotore dirigendosi verso l’Islanda, passando poi per Norvegia e Finlandia. Nell’ultima tappa depositò un falso piano di volo lasciando credere didirigersi verso la Svezia ma proseguendo invece verso la Russia.
Rust partì da Uetersen il 13 maggio 1987 dove noleggiò un piccolo aereo monomotore dirigendosi verso l’Islanda, passando poi per Norvegia e Finlandia. Nell’ultima tappa depositò un falso piano di volo lasciando credere didirigersi verso la Svezia ma proseguendo invece verso la Russia.

Per una serie di fortunati eventi riuscì ad arrivare alla propria destinazione rischiando di venire abbattuto. Atterrò dopo tre prove, a causa del poco spazio davanti al Cremlino e della gente presente. Alla fine scese su un ponte a sei corsie arrivando poi in Piazza Rossa.
Le autorità arrivarono di lì ad un’ora e Rust dopo le perquisizioni del caso venne condotto in carcere.
Proprio il 2 settembre iniziò il processo che lo condannò a 4 anni di reclusione e lavori forzati, il che significava essere spediti in Siberia. Oltre duemila persone vennero licenziate per non essere state in grado di controllare questa intrusione e, numerosi militari addetti alla difesa vennero condannati aicampi di lavoro per non essere stati in grado di impedire l’accaduto.
In quell’occasione Gobacev colse la palla al balzo e licenziò dai posti chiave della politica i generali addetti alla difesa del paese, sostiutendoli con altri ufficiali più vicini alla nuova politica.
Quali furono le conseguenze?
Al ritorno venne assediato dai media che gli imputarono la grave colpa di aver messo in pericolo la pace mondiale, perse il brevetto di pilota. Possiamo dire che la sua carriera successiva non lo lasciano ai posteri come una persona di senno e ci limitiamo a ricordare un accoltellamento e ad alcuni furti…
L’aereo che intraprese l’impresa è oggi conservato al Deutsches Techknikmuseum di Berlino.
Rust partì da Uetersen il 13 maggio 1987 dove noleggiò un piccolo aereo monomotore dirigendosi verso l’Islanda, passando poi per Norvegia e Finlandia. Nell’ultima tappa depositò un falso piano di volo lasciando credere didirigersi verso la Svezia ma proseguendo invece verso la Russia.