Gli abiti e la scenografia, i fiori ovviamente, i gossip che quest’anno però sembrano siano stati i grandi assenti, luci, colori e poi anche lei, la musica che dovrebbe essere la protagonista ma che a volte rimane soffocata dietro allo scintillare dell’evento.
Qualche settimana fa andava in scena il 67esimo Festival di Sanremo che ha portato con sé tutto l’inevitabile bagaglio di notizie che come da protocollo accompagnano il più famoso concorso canoro della penisola.
Ma tornando alla musica vogliamo oggi soffermarci sui messaggi lanciati dai ventidue artisti big in gara. Perchè, se è vero che spesso si ascolta la melodia del brano o il timbro vocale dell’interprete, a volte dimentichiamo di ascoltarne le parole, il testo, il senso.
E allora eccoci qui con le frasi che ci hanno toccato di più, quelle più profonde, d’amore, di incoraggiamento, di speranza.
Partiamo dalla regina di quest’anno: Occidentali’s Karma, la canzone vincitrice che più per una frase in particolare ci ha colpiti per l’insieme di culture, citazioni letterarie e filosofiche che la compongono. Il brano di Francesco Gabbani si è rivelato infatti una bella poesia contro la società del momento che sembra voler tendere alle esperienze mistiche e profonde ma rimane ancorata al momento storico in cui vive fatto di telefonini e superficialità.
Tra le più apprezzate (anche da noi) vi è poi la seconda sul podio: Che sia benedetta, di Fiorella Mannoia della quale vi riportiamo la seguente strofa:
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri, la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda, se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta


Altro testo da menzionare per un interessante insegnamento è quello tratto dal brano di Ermal Meta nel dialogo di un padre che dice al figlio:
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
l’uomo che tu diventerai
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Paola Turci si rivolge alle donne, che cambiano, che si riscoprono:
Se un’emozione ti cambia anche il nome
Tu dalle ragione, tu dalle ragione
Se anche il cuore richiede attenzione
Tu fatti del bene
Tu fatti bella per te
Per te
Avremmo voluto sceglierne solo un verso, il più significativo, ma la canzone di Fabrizio Moro merita di essere letta per intero:
Tu portami via
Dalle ostilità dei giorni che verranno
Dai riflessi del passato perché torneranno
Dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l’ipocondria
Tu portami via
Dalla convinzione di non essere abbastanza forte
Quando cado contro un mostro più grande di me
Consapevole che a volte basta prendere la vita cosi com’è
Cosi com’è
Imprevedibile
Portami via dai momenti
Da questi anni invadenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via
Tu portami via
Quando torna la paura e non so più reagire
Dai rimorsi degli errori che continuo a fare
Mentre lotto a denti stretti nascondendo l’amarezza dentro a una bugia
Tu portami via
Se c’è un muro troppo alto per vedere il mio domani
E mi trovi lì ai suoi piedi con la testa fra le mani
Se fra tante vie d’uscita mi domando quella giusta chissà dov’è
Chissà dov’è
È imprevedibile
Portami via dai momenti
Da tutto il vuoto che senti
Dove niente potrà farmi più del male ovunque sia
Amore mio portami via
Tu
Tu sai comprendere
Questo silenzio che determina il confine fra i miei dubbi e la realtà
Da qui all’eternità tu non ti arrendere
Portami via dai momenti
Da questi anni violenti
Da ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia
Amore mio portami via