Cari amici di Radio Sorrriso,
oggi con voi vogliamo parlare proprio di radio. Tutti voi siete abituati ogni mattina ad accendere questo strumento per ascoltarci ma prima della fine del 1800, tutto ciò non era possibile.
I cervelli in fuga oggigiorno non sono una novità; lo era anche Guglielmo Marconi, l’inventore del telegrafo senza fili.
Immaginate questo grande genio lavorare nel suo studio con grandi apparecchi fino a quando una notte… Eccolo correre in camera della madre, svegliarla, condurla nella stanza per farle vedere come far suonare un campanello elettrico su un apparecchio ricevente posto sul lato opposto della stanza, premendo un tasto telegrafico. Da qui Marconi continua i suoi studi, trasmettendo segnali a distanze sempre maggiori. E’ la volta del sistema antenna – terra. L’idea è meravigliosa e funzionante ma le autorità italiane non riescono a percepire la grandezza di questa scoperta; è così che Marconi decide di brevettare le sue invenzioni a Londra. Il 2 giugno del 1986 la trasmissione telegrafica senza fili è ultimata. La paternità di quest’invenzione viene condivisa con Tesla (contro il volere dell’italiano).
Una cosa è certa: a soli 27 anni, Marconi ha dato inizio all’era della radio. E in Italia? Il 6 ottobre del 1924, per la prima volta, viene mandata in onda la prima trasmissione radiofonica, Da lì nasce l’URI (Unione Radiofonica Italiana) prima, e nel 1927 l’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche).
Lo studioso di comunicazione Marshall McLuhan della radio dice : “Se ci mettiamo a parlare in una stanza buia, le parole assumono improvvisamente nuovi significati; così tutte le qualità che la pagina stampata ha sottratto al linguaggio ritornano nel buio della radio”

[vc_gallery type=”image_grid” images=”4557,4559,4561,4560,4558″]